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Alessandro Gian Maria Ferri

Ciao, sono Alessandro Gian Maria Ferri, classe ‘87, si, sono giovane, ho solo 33 anni, eppure, nella mia breve vita, sono stato sempre alla ricerca di novità che potessero stimolarmi ad andare avanti. Come? Ora te lo racconterò in poche righe.

Nato a Roma, da papà e mamma romani, come del resto furono i miei nonni, fin da piccolo ero sempre stato incuriosito da tutto il mondo che mi circondava.
La mia prima vera passione nacque all’età di 10 anni, quando, in edicola, leggevo spesso di riviste militari e, soprattutto, di riviste specifiche sulle forze speciali; infatti, dopo qualche anno, mi ritrovai a studiare e ad allenarmi come mai prima di allora. Perché tutto questo?
Dal momento che desideravo essere ammesso nella scuola militare: “Nunziatella”, una scuola in cui si selezionavano, ogni anno, solo 35 studenti, su un totale di più di mille persone presenti ai concorsi. Non riuscii a superare il concorso e il mio destino mi portò a esplorare un altro mondo, quello delle cucine, un mondo strano, anzi, stranissimo e colmo di sfaccettature che mai sarebbe possibile osservare in TV.
In cucina, ho iniziato dal basso: pulire piatti e pavimenti; questo era, all’epoca, la sola cosa che potevi fare per iniziare a entrare nel mestiere e vedere con i propri occhi tutto quello che gli Chef preparavano. Tutto questo, mentre attendevo alla scuola di cucina di Castel Fusano, che tutte le mattine apriva le sue porte a ragazzi come me: con questa grande passione da esprimere.

Ero fiero del percorso che stavo intraprendendo e lo perseguivo con tutta la voglia di imparare ogni giorno, sempre più cose nuove, anche se mi portava a fare enormi sacrifici economici e di tempo; giornate davvero lunghe: dalle 9:30 del mattino, fino alle 00:30 della notte. Tutto questo mi portò, negli anni, a divenire Chef. Conobbi persone e luoghi bellissimi, mai conosciuti ed esplorati fino ad allora. Un mondo bellissimo, fino a quando si comprende che, difficilmente, si potrebbe arrivare a costruire una vera famiglia, unita e stabile. Gli orari, le pressioni facevano uscire solo il peggio di me. Allora, poco per volta, iniziai a interessarmi del mondo delle edicole. Sarà perché, in famiglia, non si parlava d’altro; fin da piccolo, tutti i discorsi avevano sempre la parola: “EDICOLA”.

Un altro mondo, dove è possibile inventare, ogni giorno, qualcosa di nuovo; dove la fantasia non ha limiti, proprio come in una cucina. Per queste ragioni, mi sono trovato in grado di gestire anche questo settore, in qualità di figlio di due mondi combacianti perfettamente. Nel tempo, le nostre affiliazioni sono aumentate incrementalmente, con ottimi risultati economici e di soddisfazione personali. Volevo fare qualcosa di unico e dare valore al nostro settore, come mai era stato fatto. Quel qualcosa è arrivato e si chiama: &100.