I soci della realtà Edicole &100, ovvero Alessandro Gian Maria Ferri e Federico Ferri, sono due giovani imprenditori che credono fermamente nella potenzialità delle edicole e nella possibilità di rinnovare completamente la stessa categoria.

Una simile idea non poteva nascere da imprenditori qualunque; infatti i due hanno nel sangue il mestiere dell’edicolante, visto che la loro famiglia svolge questo mestiere da generazioni; a iniziare questo cammino fu il loro bisnonno: Alessandro Ferri.

Alessandro Ferri è nato verso la fine del XIX secolo a Roma, e ha vissuto il periodo delle guerre, del fascismo, della povertà e della rinascita economica. Vista la situazione scomoda dell’epoca e considerate le spese che comportavano i suoi quattro figli, si trovò costretto a “inventarsi” entrate economiche diversificate. Possedeva un circolo di biliardo, una palestra di pugilato e inoltre, come ultima attività, si dedicò ad essere uno dei primi giornalai di Roma. Dal 1910 ha vissuto le trasformazioni iniziali di questo mestiere; dai giri in bicicletta per affiancare gli strilloni, al lavoro nei primi chioschi che erano mobili per evitare le ronde fasciste o gli incendi legati a bombe improvvise. 

I quotidiani presenti in quel periodo erano davvero pochi e la situazione dei giornalai era precaria come non mai; i loro chioschi erano di legno (materiale effimero e poco funzionale) e la distribuzione diretta in edicola non esisteva. Erano costretti a fare la così detta “spesa” presso il magazzino di Via del Pozzetto (Roma), di proprietà di Orfeo Calvelli; i giornalai si recavano lì verso le 23:00 e si caricavano autonomamente i periodici utili al proprio chiosco. Immaginate la scomodità della situazione e i problemi che si creavano di conseguenza!

Alessandro Ferri e altri colleghi, come Gabanelli e Polani, unirono le proprie forze creando la base del famoso SINAGI; a quei tempi non era ancora un sindacato ufficiale con una sede vera e propria, ma contava un gran numero di persone al suo interno. Volevano cambiare drasticamente la situazione e farsi ascoltare dagli editori e dal comune stesso, i quali non li ricevevano mai in appuntamento.

Così il gruppo organizzò degli scioperi generali, raccomandandosi con tutti gli edicolanti di non aprire il proprio chiosco e, per accertarsi della buona riuscita dell’operazione, fecero persino delle ronde su quanto più territorio possibile. Qualche giornalaio giustamente non poteva permettersi di scioperare perché altrimenti non avrebbe avuto modo di mantenersi; Alessandro Ferri, pur capendo le difficoltà che ne derivavano, si batté affinché lo sciopero coinvolgesse quanti più edicolanti possibili. Solo in questo modo avrebbero ottenuto le attenzioni volute!

Dopo ben cinquantacinque giorni consecutivi di sciopero, gli editori convocarono – nella sede di Bruxelles-Alessandro Ferri, Orlando Gabanelli e Nello Polani per capire il motivo di tale trambusto; il 29 agosto 1956 ci fu il fatidico incontro tra le due parti. Da una parte vi erano i ricchi e potenti editori (come Arnoldo Mondadori, Fabbri Editore etc.) e dell’altra i poveri e non tutelati giornali; nonostante questa dissonanza, riuscirono a stipulare un contratto a favore dei giornalai che tutt’oggi continua ad essere in vigore (anche se peggiorato nel tempo) e che consisteva nell’avere una distribuzione gratuita con la portatura direttamente nei chioschi, una scontistica sui prodotti di circa il 25% e una varietà maggiore di riviste.

Il SINAGI, per ottenere tutto ciò, garantì agli editori un gran numero di edicole su cui poter fare “affidamento”, ma a quei tempi non vi erano ancora tanti punti vendita… Così Alessandro Ferri e il resto del gruppo, andarono a discutere con i vari comuni italiani per far approvare la nuova costruzione di un gran numero di edicole, facendo presente il contratto stipulato con gli editori e assicurando la riuscita economica di tale operazione. Con il passare del tempo, con tanta volontà e resilienza, si è arrivati a migliaia di edicole presenti su tutto il territorio nazionale; ciò non sarebbe stato possibile senza il contributo attivo di Alessandro Ferri, Gabanelli, Polani etc.

Comunque, dopo avervi raccontato la storia del primo Ferri edicolante, possiamo passare alla seconda generazione formata dai quattro figli di Alessandro stesso: Achille, Sergio, Giulio e Alvaro.

Nati e cresciuti all’interno dell’edicola della mamma (Natalina Lupelli), hanno avuto modo di lavorare in questo mondo fin dalla più tenera età; ciascuno di loro amava ciò che faceva ed era fiero del titolo che portava addosso! Inoltre, per aumentare le proprie entrate, i fratelli iniziarono a svolgere contemporaneamente il mestiere di trasportatori; hanno lavorato presso grandi compagnie come la Calvelli, la Di Bernardino e il Giornale d’Italia!

Questo fin quando decisero di aprire una propria distribuzione di giornali, con sede in via Cipriano Facchinetti (zona tiburtino – Roma), chiamata FASGA; questo era l’acronimo del cognome Ferri e dei nomi di ciascun fratello. Divenne una distribuzione organizzata perfettamente, con grandi macchinari utili a facilitare il lavoro degli operai e contava oltre cento lavoratori.

Tutto proseguì perfettamente per circa sei anni, fin quando non fu indetto uno sciopero generale degli stessi operai, i quali pretendevano stipendi maggiori. Tale evento non giustificato, viste le paghe dignitose, fece dissentire i fratelli Ferri che, dopo una riunione straordinaria, decisero di chiudere completamente l’attività; non si sentivano più padroni della loro società, perciò decisero di mettere un punto definitivo alla vita da distributori e continuare esclusivamente il mestiere da edicolanti.

Ciascuno dei tre fratelli ha messo al mondo numerosi figli e la maggior parte di questi ha intrapreso a lavorare nelle edicole di famiglia. In particolar modo Alvaro che ha avuto quattro figli (Massimo, Natalina, Giuseppe e Paola) e ha fatto conoscere a ciascuno di loro le bellezze di questo mestiere. I fratelli sono letteralmente cresciuti all’interno dell’edicola della moglie di Alvaro (Margherita Boccaccini), ovvero quella in zona Eur (Roma) a viale dell’Aeronautica. Tutti nel quartiere conoscevano la famiglia Ferri, i così detti “giornalai dell’Eur”, anzi tutt’oggi li conoscono e possono affermare la crescita e lo sviluppo che hanno apportato all’edicola stessa nel corso del tempo.

Massimo poi, dopo essersi sposato con Patrizia Saveri, ha messo al mondo altri tre figli (Alessandro Gian Maria, Federico e Claudia) dando vita alla quarta generazione di edicolanti! Fin da piccolissimi accompagnavano i propri genitori a lavorare e rimanevano incantati dai mille giochi, i colori accesi e l’atmosfera gioiosa che si respirava nell’edicola della loro famiglia.

Crescendo hanno intrapreso percorsi di vita ben differenti; Alessandro ha percorso la carriera di chef, ottenendo importanti gratificazioni persino in America; Federico, dopo aver seguito lo stesso cammino del fratello ed essersi specializzato nell’ambito della cucina, ha lavorato presso importanti ristoranti della capitale italiana; Claudia ha conseguito il diploma presso l’istituto tecnico per il turismo, ma ha avuto modo di compiere la propria esperienza lavorativa presso le edicole dei fratelli.

Ebbene sì; nonostante la rotta differente, Alessandro e Federico sono tornati nel mondo delle edicole e tale decisione li appaga tutt’oggi.

Fu Alessandro a ritornarci per primo; difatti, per aiutare il padre Massimo, che aveva bisogno di un aiuto, lo affiancò nei turni lavorativi dell’edicola senza però abbandonare il suo mestiere da chef. Capendo le potenzialità di tale mestiere coinvolse prima il fratello Federico e poi la sorella Claudia, nella gestione di varie edicole sparse per Roma. Con grande forza d’animo e molta collaborazione sono arrivati a gestire ben sei punti vendita contemporaneamente; il cammino non fu facile, non sempre le cose andarono nel verso giusto, ma le difficoltà non scalfirono mai i fratelli Ferri.

 Gli stessi Alessandro e Federico hanno poi creato la realtà di Edicole &100 per aiutare tutti gli edicolanti d’Italia ad ottenere la rivalsa che meritano all’interno della società!

Quattro generazioni intere che hanno visto l’evolversi completo del mestiere; tutto questo vi è stato raccontato per farvi capire che i Ferri conoscono perfettamente i problemi che siete costretti ad affrontare, la frustrazione che provate nel sentirvi: “l’ultima ruota della filiera”, la rabbia continua visto l’ascolto e l’aiuto inesistente da parte di chi dovrebbe tutelare questa categoria…

Dal contratto firmato a Bruxelles non ci sono stati miglioramenti, anzi nel tempo la situazione è peggiorata… Dilaga lo sconforto, sempre più edicole falliscono, l’ascolto è inesistente!

Per questo è nata la realtà di Edicole &100 e, se fino a questo momento non conoscevate il passato dei Ferri, ora sapete la storia dagli esordi fino ai giorni nostri. Avete finalmente l’opportunità di affidarvi a persone che tengono realmente al mondo delle edicole e che soprattutto ne fanno parte!

La nostra realtà è aperta a tutti. Essendo un’azienda trasparente diamo un suggerimento fondamentale: chi pensa di non impegnarsi e di ottenere risultati automatici si illude! Il pre-requisito per avere vantaggi iscrivendosi ad Edicole &100 è assumersi la responsabilità della propria edicola e della propria vita.

Se sei realmente pronto a impegnarti e metterti in gioco, EDICOLE &100 ti aspetta.